Avviato anche a Trapani il processo di coprogettazione e redazione del PAL – Piano di Azione Locale per comunità inclusive previsto dal progetto PRISMA: si è, infatti, svolto il 6 maggio scorso il primo incontro della rete territoriale che ha coinvolto i principali stakeholder pubblici e privati del territorio. Presenti, in rappresentanza della Regione Siciliana, ente capofila del progetto PRISMA, Michela Bongiorno, dirigente responsabile dell’Ufficio speciale Immigrazione Regione Siciliana e Saverino Richiusa, referente FAMI per il Dipartimento della Famiglie e delle Politiche Sociali, i quali hanno posto l’accento sull’importanza di incontri come questi in quanto capaci di offrire uno spazio di confronto di esperienze tra soggetti del pubblico e del privato.
Come ha sottolineato Emanuele Cardella del Centro Astalli Palermo ed esperto del tavolo di Trapani, scopo dell’iniziativa è “creare un gruppo integrato, che si supporta a vicenda, in grado anche di coinvolgere gruppi di migranti che molto spesso sono identificati come semplici destinatari e non come veri e propri protagonisti degli interventi progettuali”.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati alcuni nodi concreti come le condizioni di vita dei migranti, l’importanza del coordinamento e dello scambio di informazioni (in questo ambito i PAS possono svolgere un ruolo fondamentale), il ruolo della formazione quale elemento capace di creare un lessico comune tra i soggetti coinvolti a vario titolo nel campo dell’integrazione dei migranti.
Il percorso di coinvolgimento e coprogettazione sarà supportato, nelle prossime settimane, anche da un’attività di capacity building ovvero di rafforzamento delle capacità degli operatori privati e della pubblica amministrazione di programmare, gestire ed implementare le politiche nel settore dell’immigrazione che vedrà, come già accaduto a Catania, Palermo e Messina, un percorso formativo sulla progettazione basato sul metodo GOPP (Goal Oriented Project Planning).