Qualificazione del sistema scolastico: l’azione di PRISMA a Catania

Qualificazione del sistema scolastico: l’azione di PRISMA a Catania

Prosegue il viaggio per approfondire le attività della wp1, l’azione di PRISMA volta a valorizzare la funzione del sistema scolastico quale nucleo di una comunità educante capace di coinvolgere le risorse del territorio. Oggi è la volta della provincia di Catania e sentita la Prof.ssa Oliveri Giuseppa, figura orientatrice del CPIA CATANIA 2, emerge quanto segue:

L’impatto del Covid – 19 sulle attività programmate. I laboratori extra- curriculari e il percorso di Peer Education, ad esempio, iniziati nel gennaio 2020 hanno infatti subito un brusco arresto, dopo un paio di mesi, a causa dell’emergenza sanitaria. In particolare, presso il CPIA Catania 2 erano iniziati i laboratori extra-curriculari, mentre presso l’I.C. di Viagrande e il Liceo scientifico di Giarre era stato avviato il laboratorio di Peer Education. Visto il permanere dell’incertezza causata dalla pandemia, nel novembre dell’anno scorso, si è proceduto con una riprogrammazione dei laboratori extra-curriculari, di concerto con i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte: CPIA CATANIA 2 (Scuola Capofila) con sede a Giarre, diretta dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Rita Vitaliti; l’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” di Viagrande, diretto dal Dirigente Scolastico dott.ssa Agata Patrizia Nicolini; l’Istituto Comprensivo Statale “Pitagora” di Misterbianco, diretto dal Dirigente Scolastico dott.ssa Giuseppina Maria Licciardello e il Liceo Statale “Leonardo” di Giarre diretto dalla dott.ssa Tiziana D’Anna.

In ogni Istituto della Rete, nel corrente anno scolastico, sono stati attivati, e alcuni sono in fase di completamento, laboratori Interculturali su tematiche individuate dalle singole Istituzioni Scolastiche, della durata di 30 ore e laboratori L2 della durata di 36 ore, che prevedono il rafforzamento dell’offerta formativa in materia di insegnamento della lingua italiana.

I progetti destinati agli alunni stranieri hanno l’obiettivo di stimolare l’interesse per la lingua italiana, attraverso l’esplorazione di altri universi scoprendo che, anche attraverso la poesia, la musica, lo sport è possibile imparare e conoscere una nuova lingua. È importante sapersi confrontare in relazione alle diversità, facilitare il superamento dei conflitti ed accompagnare le persone a sviluppare atteggiamenti positivi verso le differenze, valorizzando patrimoni culturali e costruendo processi di integrazione basati sul confronto critico, sulla reciprocità e sul rispetto e riconoscimento dei diritti.

Presso il CPIA Catania 2, inoltre, è stato attivato il laboratorio dal titolo “Costituzione e cittadinanza attiva” tenuto dalla Dott.ssa Emanuela Consoli, educatrice nell’azione wp1, rivolto agli alunni MSNA della sede CPIA di Acireale.

Un elemento che fa ben sperare, al completamento di tutti i percorsi inseriti nell’azione wp1, viene dato ad oggi dall’apertura e dall’attitudine positiva di tutti i componenti della Rete (Dirigenti, docenti, educatori, mediatori interculturali, alunni). Gli alunni stanno mostrando una partecipazione attiva ai laboratori, positiva nei confronti del futuro, soprattutto quando si affrontano temi quali l’uguaglianza dei popoli e la condanna degli atti di discriminazione. Forse un limite di questa iniziativa è “la partecipazione limitata ai soli migranti”.

Sul futuro di tali attività incombe la variabile Covid: ad esempio, gli incontri programmati nel 2020 non si sono potuti avviare per motivi dettati dall’emergenza sanitaria. Tuttavia, nonostante le difficoltà determinate dall’attuale fase storica che viviamo, il gruppo di operatori coinvolti in queste attività non si è perso d’animo e ha continuato nel proprio impegno provando ad adattare ciò che era previsto dal progetto con le mutate circostanze.

Infine, un sogno che vuole essere modalità operativa: all’interno del già citato laboratorio extra curriculare di “Costituzione e cittadinanza attiva” è nata l’idea di far confluire il percorso di Peer Education in gruppi di volontariato da svolgersi nei territori al fine di inserire i giovani migranti in contesti concreti, coinvolgendo le associazioni locali. Come infatti afferma la Consoli “i giovani migranti coinvolti in alcune attività del progetto vivono in comunità per minori e maggiorenni e non hanno avuto sinora vere occasioni di integrazione con le popolazioni locali”. A noi sembra un bel modo di sperimentare concretamente i percorsi di integrazione di giovani migranti nelle nostre comunità. Ovviamente il tutto non può prescindere dalla collaborazione attiva con le Istituzioni presenti sul territorio e soprattutto con la Scuola, in quanto riveste un ruolo fondamentale per il processo di integrazione, perché l’inadeguata conoscenza della lingua comporta restrizioni nell’accesso alle informazioni, nella fruizione dei servizi, nell’espressione di bisogni e nella possibilità di entrare in relazione con il contesto sociale e sentirsi parte della comunità locale. La Scuola deve essere considerata, “una scuola aperta, inclusiva, in grado di accogliere la diversità come opportunità di crescita dei ragazzi, partendo dal loro successo formativo per giungere allo sviluppo di un’identità consapevole”.

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