Continua il tour del Polo sociale integrato per stranieri di Enna nel territorio del Libero Consorzio Comunale per promuovere i servizi attivi all’interno dello spazio polifunzionale che ha sede nel Comune di Enna.
Nelle tappe di Calascibetta, Centuripe, Piazza Armerina e Regalbuto l’equipe ha incontrato le Amministrazioni e gli uffici comunali, le associazioni locali e i cittadini stranieri residenti. Iniziative pubbliche per far conoscere il Polo integrato di Enna – promuovendone gli obiettivi e le attività – implementare la propria “Rete di sostegno” e distribuire il materiale informativo sui servizi offerti redatto in multilingue. Il tema dell’emergenza. Anche il tema “emergenza Ucraina” ha trovato spazio durante gli incontri e nella programmazione delle attività del Polo, che si adopererà per attività di supporto e mediazione linguistica.
Quello di Enna è uno dei poli sociali integrati per cittadini stranieri nati grazie al programma Su.Pr.Eme. Italia, (Sud Protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate) progetto inserito nell’ambito del piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato in seno allo specifico “tavolo caporalato”, promosso dalla direzione generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
I Poli sociali integrati nascono da un lavoro di co-progettazione con la Regione Siciliana – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione e i soggetti pubblici e del terzo settore che hanno partecipato all’avviso pubblico. Quello di Enna è gestito dalla Iblea Servizi Territoriali Onlus e dalla Global Service scs.
L’obiettivo di tutti i centri polifunzionali è migliorare la qualità e l’accessibilità al sistema dei servizi territoriali (sociali, sanitari, logistici, abitativi, di politica attiva); presentare tutte le possibilità e i percorsi d’inclusione sociale che il territorio offre; sviluppare strategie territoriali in grado di strutturare un’offerta di servizi utili a prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo; migliorare l’occupabilità dei destinatari e accompagnarli verso l’autonomia; assicurare adeguate misure di prevenzione e tutela della salute sui luoghi di vita e di lavoro; promuovere processi sostenibili di integrazione sociale ed economica.