Nelle giornate del 7, 14 e 21 aprile si è svolto il corso online di ‘Capacity Building’ nell’ambito del Progetto Prisma. Hanno partecipato i partner della rete territoriale messinese del sistema di accoglienza. Non solo educatori, mediatori dell’accoglienza ma anche rappresentanti istituzionali, dirigenti comunali e rappresentanti delle associazioni di migranti che in vario modo sono l’esempio vivente del buon funzionamento di un progetto di integrazione.
È di programmazione che si occupa il ‘Capacity Building’, ovvero del tentativo di costruire e rafforzare la rete in cui operatori privati e pubblici possono migliorare e gestire le politiche di immigrazione in una specifica realtà territoriale, attraverso una co-progettazione che preveda il coinvolgimento della popolazione locale.
È con questi stimoli e con un approccio costruttivo che hanno partecipato, tra gli altri Lucia Isgrò, mediatrice dello Sprar per famiglie di Terme Vigliatore, e Iman Sadeq, coordinatrice del Centro islamico di Messina.
Entrambe hanno seguito il corso con l’obiettivo di implementare le loro rispettive reti. Lucia Isgrò ci ha informato del tentativo, insieme ad altri soggetti pubblici e privati, di iniziare un percorso partecipato di progettazione sociale per le politiche migratorie locali. Ci ha tenuto a sottolineare la ricchezza dei contenuti illustrati e scanditi nelle tre giornate dall’esperta nazionale di progettazione partecipata Monica Puel, la quale non ha mancato di rispondere a tutti i quesiti e le curiosità poste dai partecipanti.
Iman Sadeq, dal canto suo, ha ribadito i concetti già espressi da Lucia. «Questo corso è un tassello importante per la crescita della comunità islamica a Messina, sentiamo la necessità di aprirci ad una maggiore condivisione con gli attori presenti nella nostra città». Condivisione e inclusione che hanno bisogno di essere tenute in vita e rinnovate nella ricchezza dello scambio, concetto alla base di ogni vita vissuta in comune.
