Il diritto alla studio passa anche dallo studio del diritto: laboratori di Cittadinanza Attiva e Web-radio al CPIA di Milazzo

Il diritto alla studio passa anche dallo studio del diritto: laboratori di Cittadinanza Attiva e Web-radio al CPIA di Milazzo

Imparano a registrare podcast e parlano di diritti, sono i cittadini stranieri che frequentano i laboratori interculturali al CPIA di Milazzo, in provincia di Messina. Questi percorsi didattici, a cura della Cooperativa Utopia, hanno tra i partecipanti donne e uomini d’origine cingalese, ucraina, russa, bangladese, senegalese e sono previsti da Prisma per qualificare il sistema scolastico e promuovere l’inclusione sociale .

 «La radio è un mezzo di comunicazione attiva – racconta Nico Isgrò che conduce il laboratorio – questo protagonismo è la molla che coinvolge i ragazzi e li appassiona. E’ ciò di cui hanno bisogno». Il laboratorio di web-radio lavora sulla consapevolezza di sé e del proprio ruolo sociale, servendosi di attività di creazione ed elaborazione di contenuti in formato audio (podcast), ed è volto a facilitare le dinamiche di confronto e scambio interculturale e a potenziare le competenze linguistico-comunicative. Le attività svolte finora hanno dato alla luce la prima traccia audio completamente dedicata al ramadan: informazioni e curiosità su un periodo sacro per la fede islamica dedicato al digiuno e alla preghiera. Il laboratorio di Educazione Civica, a cura di Antonio Nunzio Isgrò, invece si articola in due macro tematiche: principi costituzionali e istituzionali dello Stato italiano e dell’Unione europea; educazione ai diritti umani. Si impara sempre assumendo un punto di vista, per questo in classe si parla degli ordinamenti politici dei paesi di provenienza dei corsisti, che alimentano il dibattito e diventano patrimonio comune. «Siamo partiti dal significato di educazione civica e cittadinanza attiva, analizzando ogni singola parola e facendo riferimento a esperienze personali e ai modi di intendere il ruolo di cittadino nei diversi paesi». Il percorso, oltre ad avere degli obiettivi linguistici ed extralinguistici, muove dalla realtà personale e territoriale dei partecipanti per far emergere i concetti chiave e le competenze di cittadinanza attiva, requisito sostanziale per l’inclusione sociale nel contesto accogliente.

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