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Messina, presentato il progetto “Prisma”: il Piano regionale integrato per una Sicilia multiculturale e accogliente

L’impegno odierno dell’Amministrazione comunale ha l’intento di sostenere le buone prassi ed i circuiti virtuosi consolidati, di implementare i processi partecipativi e rinforzare la visione per Messina di città multiculturale ed accogliente in grado di riconoscere i bisogni dei suoi cittadini e trovare le risorse per soddisfarli.

L’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore ha ricevuto oggi nel Salone delle Bandiere il responsabile dell’Ufficio Speciale Immigrazione regionale dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Saverino Richiusa per la presentazione del Progetto Fami 2014-2020, denominato “PRISMA” (Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale ed Accogliente), di cui la Regione Sicilia è partner capofila dell’ATS aggiudicataria.

“Oggi siamo qui per presentare nel dettaglio il progetto – ha dichiarato l’Assessore Calafiore – e chiedere agli enti pubblici e privati l’impegno a segnare l’inizio di una attività integrata e partecipata, in grado di offrire soluzioni connesse alla tematica dell’accoglienza e della multiculturalità. Come altre città della Sicilia, Messina, quale città di arrivo, è stata in prima linea negli anni 2014 – 2018 nell’accoglienza dei “migranti forzati”.

I flussi migratori hanno assunto nel tempo una maggiore complessità tanto da richiedere la messa a punto di SISTEMA inter–istituzionale e di attivazione di reti solidali, del terzo settore ed ecclesiali, perfezionate nell’accoglienza di primo e secondo livello e nell’accompagnamento verso la realizzazione dei personali progetti di vita, con particolare riguardo ai minori ed alle fasce vulnerabili.

Oggi i cambiamenti a livello politico e normativo hanno fatto registrare un calo numerico degli arrivi, senza però fare abbassare il livello di preoccupazione rispetto al fenomeno incombente ed alle sue criticità sotto il profilo umano. Le città delle migrazioni sono comunque chiamate ad affrontare le sfide legate alle questioni dell’inclusione e dell’esclusione, della discriminazione e del pregiudizio; del decremento demografico e del diritto di residenzialità; dello sviluppo economico, occupazionale e formativo. L’impegno odierno dell’Amministrazione comunale ha l’intento di sostenere le buone prassi ed i circuiti virtuosi consolidati, di implementare i processi partecipativi e rinforzare la visione per Messina di città multiculturale ed accogliente in grado di riconoscere i bisogni dei suoi cittadini e trovare le risorse per soddisfarli. Messina nel tempo ha fatto scelte di accoglienza precise, cogliendo gli input provenienti dagli organi centrali (ministeri) e inserendosi nei progetti SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati), dal 2018, per effetto del cambiamento normativo, progetti SIPROIMI (Sistema di Protezione per titolari di Protezione Internazionale e per Minori stranieri non accompagnati) con una capacità di accoglienza ed accompagnamento di migranti di 132 posti in totale. Messina si è sperimentata con reti di confronto locali e transnazionali attravero progettualità europee, alcune concluse (URBACT II – Arrival Cities) ed altre in corso (URBACT III – Rumourless Cities) sulla tematica dei migranti (forzati e stanziali).

Il sistema di accoglienza ed accompagnamento all’integrazione vede anche impegnato il Centro Affidi Distrettuale che è riuscito ad abbinare molti minorenni e famiglie del circuito solidale, ed alcuni bambini/e e ragazzi/e hanno trovato le condizioni anche per essere adottati. L’Amministrazione comunale sta puntando su nuove progettualità in tema di migrazione, aderendo al progetto Anci Otto per mille ‘Interventi straordinari di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale’ (annualità 2016) che dovrebbe partire nel prossimo mese di febbraio. “L’Amministrazione comunale – ha concluso l’Assessore Calafiore – gode di una risorsa strutturale importante rappresentata dal centro Polifunzionale per migranti ‘I’AM’, che mette a disposizione del progetto PRISMA nella volontà di implementare le attività che già insistono (corsi di alfabetizzazione per adulti e bambini, un laboratorio di cucito, ecc….) quale ulteriore segno identitario di città accogliente e multiculturale”.

L’incontro è stato l’occasione per avviare il dialogo necessario tra le parti interessate e per stabilire le modalità e i tempi di partecipazione alle azioni previste dal Progetto. Il progetto PRISMA struttura un piano di intervento regionale multilivello e si articola su 4 linee di azione (qualificazione del sistema scolastico, promozione dell’accesso ai servizi per l’integrazione, servizi di informazione qualificata attraverso canali regionali e territoriali di comunicazione, promozione della partecipazione attiva dei migranti), che rispondono agli obiettivi nazionali e ai fabbisogni territoriali. Il progetto si svolge anche in altre 3 province, Palermo, Catania e Trapani, e prevede l’adozione di protocolli e del Piano di Azione Locale per favorire l’inclusione delle persone provenienti da Paesi Terzi, attraverso il coinvolgimento delle reti degli stakeholder pubblici e privati del territorio sul tema della migrazione.

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