«Non è un caso che una simile formazione politica fiorisca in questo tempo e trovi tanta credibilità e interesse» riflette Anna Staropoli, commentando il successo del percorso di formazione per giovani leader su cittadinanza globale e creativa, promosso dall’Istituto Arrupe all’interno di Prisma di cui è coordinatrice (per saperne di più clicca qui). «In questo tempo di crisi abbiamo avvertito che ciò che c’è stato finora non funziona più, non c’è il benessere diffuso che era stato promesso. Bisogna lavorare in un’ottica di comunità inclusiva, fuori dai ghetti, riconoscere soggettività e originalità per accogliere la sfida di un tempo nuovo che esige una nuova narrativa di vita comune».
Non è un caso, dunque, che siano stati tantissimi i partecipanti: 120 iscritti, di cui 40 cittadini stranieri, tutti tra i 16 e i 35 anni, provenienti dalle quattro città coinvolte nel progetto Prisma (Palermo, Trapani, Messina e Catania).
Ad affiancare la Staropoli, giovani esperti e facilitatori che come co-autori hanno costruito il processo di formazione con il supporto di una rete esperta di pratiche locali generative, condividendo visioni, esperienze, riflessioni pratiche. Ciò in un’ottica di leadership diffusa e a di cittadinanza creativa per generare una rivoluzione culturale e politica che parta dai giovani, da patti intergenerazionali e da patti di comunità.
Gli incontri sono stati 6: “Processi di rigenerazione e trasformazione urbana” (6 maggio); “Economia civile, circolare e di comunità” (13 maggio)”; “Democratizzazione della cultura” (20 maggio); “Geopolitica ed equilibri internazionali” (27 maggio); “Strumenti di partecipazione” (10 giugno), “Rilettura percorso e confronto critico” (17 giugno).
«L’antropocene e il capitalismo sfrenato ci ha portato a una sperequazione, a creare scarti umani, a lasciare indietro i più fragili, a pensare di potercela fare da soli. Invece il mondo è così connesso che l’unica possibilità è costruire a partire dal bene comune che è la nostra stessa umanità. C’è un nuovo che deve emergere, c’è il desiderio di una nuova narrativa, di una nuova politica popolare che è diversa da populismo ma che nasce dal basso, dall’esperienza, dalla strada, da quei luoghi di contraddizione. Abbiamo coinvolto giovani che provengono da esperienze diverse: mettere insieme le aspirazioni di questi giovani è stata la chiave vincente per costruire un senso nuovo di comunità, non astratto ma radicato nel presente con le radici e i piedi per terra, proprio lì dove ci sono le contraddizioni» riflette la Staropoli, che così sintetizza il loro percorso: «La possibilità di trovare parole nuove dietro le quali si nascondono esperienze nuove». La finalità dei laboratori? «Promuovere una politica popolare attraverso una formazione alla leadership territoriale diffusa dei giovani: una politica di prossimità, di connessioni, di comunità, etica, interculturale e intergenerazionale». Lo scopo generale? «La rivoluzione culturale e politica dei giovani». Perché rivolgersi ai giovani? «Perché proprio loro sono stati il luogo della non politica, i giovani delle periferie, i giovani migranti, i giovani del nostro territorio: non gli abbiamo dato possibilità di lavoro né spazio di creazione».
Spazio che invece simbolicamente hanno avuto all’interno della formazione: i partecipanti sono diventati loro stessi relatori. L’ultimo incontro è stato infatti dedicato a una rilettura dei 5 incontri. I partecipanti sono stati divisi in gruppi, hanno riascoltato gli interventi di ogni focus tematico e nell’ottica di una cittadinanza attiva e creativa hanno riletto il percorso e formulato domande. «L’importante è seminare domande non dare risposte» riflette la coordinatrice citando Danilo Dolci. «Lui utilizzava la domanda come maieutica, dunque la capacità di tirare fuori il sapere e l’unicità di ciascuno. Mettendo insieme un sapere esperienziale, professionale e scientifico, abbiamo avuto una pluralità di voci che hanno espresso pezzi di mondo, ragioni e verità. Messi insieme per costruire un mondo possibile. La domanda vuol dire attraversare un processo critico. Ecco perché è importante avere una visione di leadership diffusa: il leader è autore e ogni autore suscita nuovi autori, come l’opera d’arte suscita nuova arte» riflette la Staropoli.
In programma adesso un momento di formazione intensivo a Palermo: un laboratorio di presente e di futuro che mette insieme un gruppo misto nell’ottica di comunità inclusiva per arrivare a proposte concrete da presentare al governo regionale.
La lista dei relatori, degli esperti e delle associazioni coinvolte dà dunque il senso forte dell’intervento: la condivisione delle diverse esperienze e professionalità in un’ottica di bene comune e di cittadinanza globale e creativa.
ESPERTI
Processi di rigenerazione e trasformazione urbana
- Andrea D’Amore, Associazione Tu Sei La Città e borsista del programma di ricerca Sylff, Idea- Azione dell’Istituto Arrupe
- Bandiougou Diawara, Operatore sociale del centro Diaconale la Noce, vicepresidente di Giocherenda
- Luca Lo Re, Antropologo e dottorando in Ingegneria dell’Urbanistica e dell’Architettura presso La Sapienza
- Stefania Crobe, ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
Economia civile, circolare e di comunità
- Claudio Arestivo, socio di “MoltiVolti” e presidente Associazione “Per Esempio Onlus”
- Silvia Timoneri, borsista presso l’Università degli Studi di Palermo, progettista e formatrice, docente nel progetto FASI, Ente Nazionale per il Microcredito
- Albert Kalenda Kabongo, Associazione Africa Solidale Oltre il Mediterraneo (A.S.O.M.), tra i promotori del progetto “Nuovi Orizzonti per uno sviluppo integrale della persone”
- Martina Lo Cascio, sociologa attivista di Contadinazioni-fuori mercato
- Nadia Lodato, “Cotti in Fragranza” e “Fresco, giardino e Bistrot”
- Mirjam Ognibene, referente per la Sicilia di “NeXt – Nuova Economia per tutti” e del progetto “TerzaVia”
- Daniele Amorosino, Confcooperative Palermo
- Nicola Teresi, presidente di “Emmaus Palermo”.
Democratizzazione della Cultura
- Francesca Gattello, social designer di Marginal Studio e borsista del Programma di ricerca “Idea – Azione” dell’Istituto Arrupe
- Gigi Borruso, attore, autore, regista e direttore artistico del laboratorio teatrale DanisinniLab
- Martina Riina, antropologa, coordinatrice d’equipe e formatrice di Per Esempio Onlus
- Theodore Ofori, rapper e mediatore culturale
- Christian Paterniti Martello in arte “Picciotto”, rapper, autore e operatore sociale
- Maurizio Musumeci in arte “Dinastia”, rapper, cantautore e coautore.
Geopolitica ed equilibri Internazionali
- Manuela Pursumal, responsabile settore educazione dell’Associazione Centro Orientamento Educativo, ente di cooperazione internazionale in Africa, Asia e America Latina e direttrice artistica del MiWorld Young Film Festival
- Christian Makangi, vicesegretario dell’Associazione “Africa Solidale Oltre il Mediterraneo” e studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo
- Valentina Venditti, responsabile Medio Oriente per il CISS (Cooperazione Internazionale Sud Sud), esperta di cooperazione internazionale allo sviluppo in Palestina
- Karim M. Assahly, portavoce dell’associazione StraVox, interprete e insegnante di lingua araba all’Istituto Don Bosco Ranchibile, community organizer e studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo
- Alessandra Cannizzo, vice-presidente dell’ONG “IKENGA”, membro del coordinamento Nazionale Migranti e Rifugiati di Amnesty International Italia, borsista dell’ottava edizione del Programma di ricerca “Idea – Azione” dell’Istituto Arrupe
- Vito Impellizzeri, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e professore di Teologia fondamentale della Facoltà Teologica di Sicilia, ricercatore esperto di teologia mediterranea dell’accoglienza.
Strumenti di partecipazione
- Massimo Castiglia, Presidente della Prima Circoscrizione del Comune di Palermo
- Alessandro Chines e Dmitrij Calandrino Errante, membri dell’Associazione Politeia e studenti della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo
- Claudia Alaimo, avvocato della CLEDU (Clinica Legale dei Diritti Umani) e borsista della settima edizione del Programma di ricerca “Idea – Azione” dell’Istituto Arrupe
- Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina
- Bijou Nzirirane, responsabile del Dipartimento Migranti CGIL Palermo.
Paradigma pedagogico ignaziano per una rilettura sociale della realtà
- Ester D’Angelo, studentessa della Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo con esperienza pluriennale nel mondo dello scoutismo Agesci.
- Calogero Barretta, laureando presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo, presidente dell’ Associazione Culturale INIKON.
- Jacopo Sulis, studente di Scienze Naturali dell’Università di Palermo, attivista dell’Associazione “Tu sei la città” che si occupa di pratiche di cittadinanza attiva attraverso il coinvolgimento dei giovani nella cura dei beni comuni.
- Manuela Caravello è diplomata al Liceo Linguistico Ninni Cassarà di Palermo, corso Esabac specializzata in lingua francese, volontaria SCU dell’Istituto Arrupe.
- Beatrice La Porta, avvocata, dottoressa di ricerca in sistemi agroalimentari e docente a contratto UNIPA, ricercatrice dell’ottava edizione del Programma di ricerca Idea-Azione dell’Istituto Arrupe.
- Beatrice La Porta, avvocata, dottoressa di ricerca in sistemi agroalimentari e docente a contratto all’Università di Palermo, ricercatrice dell’ottava edizione del Programma di ricerca “Idea – Azione” dell’Istituto Arrupe sulle cooperative di comunità in aree agricole periurbane, si occupa di tematiche legate alla sostenibilità.
- Antonia Lelio, esperta di economia civile e di politiche attive del lavoro, si occupa attualmente del coordinamento amministrativo di alcuni progetti sociali dell’Istituto Arrupe.
- Stefano Edward è laureando in comunicazione pubblica d’Impresa e pubblicità presso l’Università degli Studi di Palermo, attivista della comunità Tamil, portavoce della consulta della pace.
- Vincenza Gebbia, peer educator presso il centro aggregativo dell’Associazione Per Esempio nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo e giovane attivista del Progetto U-topia promosso dal Garante per l’Infanzia del Comune di Palermo.
- Eugenio Giorgianni, antropologo visuale PhD alla Royal Holloway University of London, ha lavorato con le comunità congolesi tra il Nord Kivu, Melilla, Roma e Londra. Ricercatore della settima edizione del Programma di ricerca “Idea – Azione” dell’Istituto Arrupe.
- Akibi Stephen, studente della facoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università Nicolò Cusano (Roma , Trapani), membro attivo dell’Associazione Africa Solidale.
- Farouk Dakhlaoui, dottore in Cooperazione, Sviluppo e Innovazione nell’Economia Globale di Torino, ha lavorato presso l’ONG COSPE a Tunisi, membro del BDS Boicottaggio, Disinvestimento Sanzioni, volontario SCU dell’Istituto Arrupe.
- Elena Centineo, dottoressa in Scienze Politiche e laureanda alla LUISS Guido Carli di Roma in Public Policies, ha collaborato con l’Osservatorio Migrazioni del CESPI, volontaria del Centro Astalli, volontaria SCU dell’Istituto Arrupe.
- Antonino Meo, laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni e laureando in Comunicazione del Patrimonio Culturale.
- Clara Fratantonio, studentessa di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo, ha svolto il tirocinio presso CLEDU e presso Osservatorio contro le discriminazioni “Noureddine Adnane” di Palermo, volontario SCU dell’Istituto Arrupe.
ENTI E ASSOCIAZIONI
MoltiVolti (Palermo) Migrantes (Messina), progetto Sottosopra – Save The Children (Catania), Coop. Soc. Badia Grande (Trapani), alle quali si sono aggiunte altre realtà associative giovanili (Associazione Politeia, ArteMigrante, Associazione “Tu sei la città”, Africa solidale, Contadinazioni, Giocherenda, Istituto Gonzaga, Marginal, Centro Diaconale “La Noce – Istituto Valdese”, i giovani del Centro Tau )