Per una scuola democratica. Laboratori interculturali e mediaeducativi a Messina

Per una scuola democratica. Laboratori interculturali e mediaeducativi a Messina

«A cosa ci serve la scuola se non ci insegna a leggere il giornale, a comprendere un contratto di lavoro», questo l’insegnamento di Don Milani nel suo instancabile impegno per la costruzione di una scuola democratica.

In questo orizzonte si colloca il progetto, attuato nell’ambito del Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale e Accogliente (Prisma), che riguarderà alcuni istituti di Messina. Il Piano prevede un’azione di  “Qualificazione del sistema scolastico”  volto a promuovere l’inclusione sociale dei cittadini migranti con percorsi didattici che spazieranno dall’intercultura all’insegnamento della lingua italiana come L2.

Il progetto, attuato a Messina da operatori esperti in percorsi di accoglienza della Cooperativa Utopia, si articola in due momenti: una fase conoscitiva degli studenti e della famiglia e del loro percorso migrante e una fase laboratoriale. Al momento, presso il CPIA e all’Istituto Antonello Da Messina, sono in fase di avvio i laboratori di Educazione Civica, Web-Radio, Film per tutti, Karaoke didattico, Alfabetizzazione di base e Potenziamento dell’italiano come L2.

Attraverso l’approccio cooperativo e laboratoriale, si vogliono migliorare le competenze linguistico-comunicative, la resilienza e l’adattabilità a diversi contesti di vita, la motivazione all’apprendimento e l’autostima. Le metodologie della glottodidattica ludica e dell’apprendimento cooperativo, che si intendono utilizzare mirano a valorizzare:

  1. attenzione ai bisogni comunicativi degli studenti (con particolare riguardo alle componenti psico-affettive e motivazionali che influenzano i processi di apprendimento);
  2. importanza della lingua come strumento di espressione del sé e d’interazione sociale;
  3. concezione dell’apprendimento come processo costruttivo;
  4. consapevolezza delle differenze tra gli studenti derivanti dalla loro storia personale, dal loro ambiente sociale, dai loro obiettivi esistenziali e scolastici, dai loro stili cognitivi e d’apprendimento;
  5. concezione del ruolo del docente come facilitatore dell’apprendimento.

Le attività si svolgeranno con la DDI Didattica a Distanza Integrata (prevede sia momenti in presenza che online), imprescindibile nell’attuale contesto emergenziale, e consentiranno di favorire un apprendimento/insegnamento più efficace all’interno di contesti interculturali.

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